domenica 30 marzo 2014

Viaggiare



Viaggiare

Partire alla scoperta di chissà cosa.

Partire senza aspettarsi nulla…le cose verranno da sole e noi le lasceremo fluire.

Ed è così che mi sono messa in viaggio.

 

Destinazione Barcellona.

Come ad ogni partenza il mio cuore batte forte… travolto da sensazioni contrastanti!

L’angoscia di lasciare gli affetti più cari, lo smarrimento per quello che sarà… e la felicità nella consapevolezza che sicuramente ci sarà un qualcosa.

Parto così io con una valigia piccola che contiene tanto...le cose più importanti e con un cuore gonfio. Saluto quello che sta a casa, il quotidiano….figlie, gatti, criceti…mamma, sorelle e vicini, amici…conoscenti….

E vado!

Poi incontro gli altri, quelli che come me sono pronti alla partenza e li saluto! Sono le mie alunne di sempre e i miei nuovi alunni! Poi ci sono i colleghi e pure i genitori! Li saluto tutti! Si va !

… chissà…

E poi per mare si va …e il navigar mi è dolce in questo mare!

 

E poi si arriva e allora da subito … nuovi colori, suoni, profumi… sapori!






 

Si va…
e si scoprono cose…

vie...


 











paesaggi…


 












grandi cattedrali






















strani personaggi...

 













 




grandi opere incompiute
















 grandi opere compiute...
           profumo di fiori...
profumo di mare...









 
profumi di terra...



... ed ancora di terra...

 


 


 mercati colorati…


 
...colori e colori
 
 
...un bottino piccante contro la malasorte
 
 
costumi...
 
 
costruzioni architettoniche...
 
 
 
musiche…






















 e ritmi...

















 
si scoprono colleghi…













 
alunni ...














 
 e alunne... 







 

 
 


...e ci scopre e ci si trova diversi…

 

E poi si torna!

.. e ci si rende conto di essere più ricchi, nuovi… diversi…e allora capisci l’importanza del viaggio… e del viaggiar in questo mondo!
 Buon viaggio a tutti!


lunedì 10 marzo 2014

torta salata pere e noci


Ok ci sto!
 

Tempi burrascosi!

Tempi di grandi cambiamenti!

Ok ci sto!

Ci sto a cambiare!

Tempi pazzerelli….come marzo d’altronde!

Una vecchia diceria di paese decantava… Marzo marzo pazzerello… esce il sole ma tu piglia l’ombrello!

Così sono io… pazzerella!!!

Ok ci sto!

Dopo tutto bisogna anche essere un po’ pazzi in questa vita!

Vado… provo.. tento… ritento mi metto alla prova… mi scopro e scopro .

Mi scopro diversa dall’idea che io avevo di me e scopro che ho voglia di spingermi oltre di sperimentare… anche in cucina.

Ok ci sto!

Sono pronta a provare nuovi sapori e nuovi accostamenti!

Il risultato?

Questa torta rustica che ho offerto come aperitivo…

La trovo adorabile… ed è tutta farina del mio sacco!

 

Cosa serve per fare
 

1 rotolo già pronto di pasta sfoglia

2 pere

1 fetta di gorgonzola al mascarpone

Alcuni gherigli di noce

Olio sale e noce moscata

E per ultimo ma non per importanza… del miele!

Come fare per fare!!!!
 

Adagiare la pasta in una teglia e spalmarvi sopra il gorgonzola.

Lavare accuratamente le pere e tagliarle a fettine e porle sulla torta. Sbriciolarvi dei gherigli di noce. Ora spolverare con sale e noce moscata e cospargere un filo di olio e infornare in forno già caldo a 180° per circa 30 minuti.

Togliere dal forno e lasciarvi colare sopra dell’ottimo miele!... Da leccarsi i baffi!

 

domenica 23 febbraio 2014

...e allora corro... corro per rincorrere i miei sogni!

... e allora corro...


Da  quanto?
Da tantissimo!
Perché?
....perché sono stata impegnata a sopravvivere!
Dove?
Qui da me ... dentro di me!
... ed intanto il tempo scorre!
Giornate languide si susseguono una dopo l'altra... lentamente... senza lasciarti nulla o quasi...
Poi una mattina ti svegli e ti dici "Basta! Non ci sto più!"
Ma ci vuole coraggio, ce ne vuole tanto!
A volte la vita decide lei dove andare e tu non puoi far altro che essere uno spettatore, altre volte invece ti lascia la possibilità di essere tu il protagonista!
 La mia vita in questo momento è così...
Ora spira un vento forte che mi scompiglia i capelli e le idee, ora una bonaccia stanziale mi assopisce i sensi ...
Ora un mare agitato mi sbatte a destra e sinistra...ora una calma piatta mi lascia galleggiare senza prospettive di approdare in nessun porto....
Poi improvvisamente una tempesta...  non prevista, inattesa...che con forza, arroganza, prepotenza, senza alcun spiraglio di appello porta via da te cose care e preziose. Poi la tempesta si placa,  tu ti guardi attorno, raccogli i pezzi, cerchi di ricomporre le cose... ma alcune non ci sono più: spazzate via per sempre dalla tua vita!
E allora tu che fai?
Io allora raccolgo i capelli, indosso le mie scarpe preferite,... e scendo in strada!
Poi dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, inizio a correre!
Oggi come ieri!
Ma ieri correvo per fuggire i miei guai... oggi corro per rincorrere  miei sogni!


Cornetti sfogliati

Mi siete mancate molto amiche mie! Ma non ce l'ho fatta! Non ce l'ho fatta a stare qui con voi! Ora sono tornata... e mi auguro di passare ancora con voi dei momenti speciali!
Vi lascio qui una ricetta speciale, ricetta di una donna anch'essa speciale!
Sono ottimi questi cornetti, soprattutto gustati dopo aver corso, corso e ancora corso fin quasi al punto di perdere il fiato!
 
Cosa occorre per fare!

300 gr di farina manitoba
300 gr di farina 00
400 ml di latte
80 gr di zucchero
semi di vaniglia
1 cucchiaio di miele
3,5 gr di lievito di birra secco
15 gr di sale
 
300 gr di burro per la sfogliatura
 

Come fare per fare.
Adoro impastare a mano e quindi unisco le le farine, la vaniglia, il latte, lo zucchero, il miele e il lievito secco per ultimo il sale. Lavorare  per bene e poi lasciare riposare in una ciotola coperta da pellicola per un'ora.
Riprendere l'impasto e nel frattempo stendere su un foglio di carta da forno 300 gr di burro tagliati a fette sottili.
Ripreso la pasta e  stenderla su di un foglio di carta forno, all'altezza di un cm e posizionarla sopra al foglio cosparso di burro solamente per 2/3
 in modo da lasciare la terza parte libera.
Quando si fa la prima piega, è la parte del rettangolo senza burro a dover essere portata per prima verso il centro. Poi piegheremo l'altra estremità, sempre verso il centro.
Ora si ritende il tutto a rettangolo e si ripete l'operazione: questa è la prima piega.
Andrà fatta questa operazione 5 volte, a distanza di un'ora ciascuna, e ogni volta tra una piega e l'altra l'impasto deve riposare in frigorifero coperto da pellicola.
 
Trascorse le 4 ore la pasta va spesa in un grande rettangolo di 1/2 cm di spessore. Io ho diviso l'impasto in 2 parti e le ho stese una alla volta. Ho poi tagliato tanti triangoli, e li ho arrotolati fino a dare la forma classica del croissant e lasciati ancora di nuovo lievitare
La punta, mi raccomando, andrebbe posizionata sotto, altrimenti si solleva surante la lievitazione e la cottura.

Spennellato con pochissimo latte, ho aggiunto ad alcuni granella di zucchero e cotto a 180° per circa 20-25 minuti.


sabato 28 dicembre 2013

C'era una volta....


La Bella Addormentata nel bosco

C’era una volta…..



una regina che non riusciva in alcun modo ad avere figli.

Finalmente un giorno arrivò questa tanto attesa bambina.

Il giorno del battesimo a corte fu indetta una grande festa e furono invitati a parteciparvi tutti gli abitanti del regno ...

... e tutte le fate del circondario.
Tutte tranne una!
Ciascuno degli invitati portò in dono alla principessina un regalo. Anche le fate fecero doni e i loro furono doni speciali: la bellezza, l’intelligenza, la dolcezza,….

Anche la fata cattiva che non era stata invitata si presentò alla festa e anche lei fece un dono alla principessa:

“All’età di 16 anni la principessa si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!”






Gli invitati raggelarono. Fortunatamente un’ultima fatina che ancora non aveva avuto modo di porgere il suo dono… tramutò questo maleficio…
” La principessina si pungerà il dito e cadrà addormentata per cento anni… ma si risveglierà con il bacio di un principe.!”

E così fu. Allo scadere del sedicesimo compleanno, la principessa fortuitamente si punse il dito con il fuso dell’arcolaio e… cadde addormentata.



Tutto il regno sprofondò nel sonno e il castello cadde nell’oblio ...




...avvolto da fitti rovi.


Si dovettero aspettare ben 100 anni e l’arrivo di un principe che baciò la principessa.


E così finalmente i cuori dei due giovani si incontrarono e l’amore trionfò!
 

 E il castello dimenticato tornò al suo antico splendore!



Con questa interpretazione partecipo al  Creative Party






12 fiabe in cerca d'autore organizzato da http://bogomillahoppkids.blogspot.it/

Ci tenevo a sottolineare che sono mie le foto e le illustrazioni... e anche i biscottini....che sono diventati poi un dolce pensiero di Natale!

Partecipano insieme a me.....

                                                                   ALESSANDRA  http://dyljewels.blogspot.it





 

martedì 24 dicembre 2013

Un dolce Natale

Un dolce Natale.....



Un dolce Natale è un Natale fatto di tante piccole dolcezze.....
 
...come ad esempio dei piccoli dolciumi e regalini distribuiti in bustine di carta...da aprire con parsimonia... ogni giorno una... e scoprirvi all'interno ... tenerezze fatte con il cuore....
 

 
Un dolce Natale è fatto di piccoli dolcetti da mangiare da soli....mentre si beve una tazza calda di latte la mattina... e lo zucchero a velo ti colora la faccia ...e la marmellata ti sporca la mano...costringendoti a leccare le dita!


 Un dolce Natale è un albero di Natale fatto a sei mani che profuma di resina e...



...  di biscotti alla cannella appena sfornati....




 Un dolce Natale è un Natale fatto di tante prelibatezze che durante lo scorrere del tempo e delle stagioni hai ben conservato...ed ora sono pronte per essere donate... magari con l'aiuto di Babbo Natale!



Un dolce Natale è una torta innevata di panna zuccherosa... aspettando con trepidazione l'arrivo di Babbo Natale... e sperando che non si sia dimenticato della tua letterina...
 
 
 
 Un dolce Natale è uno sfavillare di luci, di riflessi, di fiamme scoppiettanti nei caminetti accessi...


Un dolce Natale è una dolce lettura... una di quelle che fa bene all'anima....
 
 

 

 Un dolce Natale... è una carezza lieve che ti sfiora il volto...che ti emoziona come ieri, che ti fa credere che anche questa notte tornerà a trovarti Babbo Natale...
Poco importa se poi tutto durerà solamente il tempo che la neve soffice tocchi il suolo....




 L'importante è che anche questa volta il nostro cuore abbia sussultato, si sia emozionato... abbia vibrato nella speranza e  sobbalzato al ricordo... che abbia battuto forte forte dentro di noi...

...strappandoci ancora una volta un dolce sorriso!
 
Dolce Natale a voi tutti ...con tutto il cuore!